Progetto formativo Le life skills per le professioni sanitarie Formazione e coaching per team building sanitario allo scopo di migliorare la presa in carico del paziente con patologie croniche: paziente con fratture con fragilità Le criticità dei servizi sanitari regionali emerse nel corso della pandemia sia nell'ambito ospedaliero che, soprattutto, territoriale hanno messo in luce difficoltà già preesistenti. Da una parte ancora oggi molti cittadini attendono di recuperare prestazioni e interventi differiti, dall'altra c'è il sovraccarico di lavoro e la conseguente demotivazione dei sanitari legata anche a un ridotto coinvolgimento nel percorso organizzativo e a una mancanza di valorizzazione professionale. Il sistema sanitario sta ancora fronteggiando la pandemia e ora si sta aprendo una nuova emergenza, che coinvolge la sanità e il sociale, legata all'afflusso di profughi dai territori dove è in atto la guerra e si profila la necessità di uno sforzo coordinato delle comunità locali. Il Dm 71 integra il decreto precedente, il Dm 70 del 2015 che riguardava la rete ospedaliera italiana, ridisegnando gli standard di salute e assistenza territoriali. La nuova assistenza sanitaria sul territorio passerà soprattutto dalle Case di Comunità, dove i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24 e per tutta la settimana. Saranno queste nuove strutture la chiave di volta del nuovo sistema sanitario che nascerà anche attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR e l’applicazione del Dm 71. L’architettura del progetto è descritta con sufficiente chiarezza nel documento del Ministero e ruota, come anticipato, intorno alla centralità delle Case di Comunità, all’interno del Distretto sanitario, mentre resteranno funzionanti gli studi dei medici di famiglia collegati tra loro in rete per garantire un’apertura di 12 ore per sei giorni su sette alla settimana. Il nuovo assetto della sanità territoriale valorizza il ruolo degli infermieri: una loro forte presenza è prevista negli Ospedali di Comunità, importanti per fase post ricovero ospedaliero o in quei casi dove è necessaria l’assistenza vicino al domicilio del paziente. Quindi, diventa fondamentale la figura del Case manager, colui o colei che si fa carico del percorso individuale di cura della persona malata, divenendo responsabile dell’effettiva continuità del percorso stesso, cioè si occupa di coordinare i processi, favorendo la compliance del paziente e del suo nucleo di appartenenza. In altri termini, il difficile compito del Case Manager è quello di conciliare le risposte necessarie al soddisfacimento dei bisogni del paziente e dei familiari alle risorse disponibili, facendo tra l’altro da tramite tra i diversi Servizi di cura presenti sul territorio. Come si vede, le crisi possono diventare preziose opportunità di trasformazione, rinnovamento e crescita. Lo scenario della Sanità pubblica che si va profilando è quello, dunque, di una rete di assistenza territoriale nella quale gli operatori dovranno necessariamente relazionarsi e confrontarsi per il bene della collettività, oltre che per quello personale. Infatti, questo difficile momento storico ci offre la possibilità focalizzare gli aspetti comunicativi e relazionali dei contesti lavorativi sanitari e sociali che spesso sono disfunzionali e generano disagio emotivo e personale, alimentano processi disorganizzativi, con gravi ricadute sull’efficienza dei gruppi delle associazioni e del mondo del lavoro. La proposta di una formazione da parte della SiPGi srls al team building della ASL Roma 2 può rappresentare la risposta possibile affinché l’intero gruppo di lavoro possa fruire delle competenze di ognuno, potenziando le risorse del singolo, riducendo le situazioni di conflittualità e demotivazione, creando un clima di fiducia e cooperazione, per la crescita evolutiva e funzionale del fondamentale sistema della Sanità pubblica. Il gioco e i metodi attivi possono essere elementi fondanti per un percorso nuovo, innovativo e al di fuori dei setting formativi attuali, in cui l’individuo sviluppa l’intera persona - cioè il suo lavoro e la sua vita personale - rendendo possibili cambiamenti fondamentali all’interno di queste aree. Attraverso questo percorso, si accresce il bagaglio collettivo delle competenze non cognitive, le cosiddette soft skills, per favorire la crescita lavorativa individuale, ma apre l’intero sistema alla cultura dell’apprendimento. Si stimolano, infatti, le persone a considerare l’apprendimento e lo sviluppo come processi continui e li incoraggia a condividere le conoscenze e le abilità. I programmi di formazione al coaching sottolineano l’importanza dell’apprendimento, lo presentano come un valore di fondo e promuovono conoscenze trasferibili. In tal modo hanno il potenziale di creare apprendimenti condivisi. Questo processo di coaching per team building, quindi, teso a migliorare la presa in carico del paziente persegue i seguenti bersagli: I Risultati/ Obiettivi principali che il progetto si propone sono : SiPGi srls mira alla creazione di un Progetto Pilota Regionale che coinvolga inizialmente una sola ASL Roma 2 con la sua Direzione sanitaria con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro che possa fruire delle competenze di ognuno, potenziando le risorse del singolo, riducendo le situazioni di conflittualità, creando un clima di fiducia e cooperazione sul territorio. Il progetto garantirà allo Sponsor: un’adeguata visibilità del logo Amgen su tutto il materiale utilizzato (cartelline, attestati per i docenti e discenti, inviti e presentazioni) e inoltre il logo sarà proiettato prima, dopo e durante le pause di lavoro nelle varie riunioni e nell’evento finale. Lo Sponsee si impegna a non inserire alcun contenuto che abbia un profilo promozionale di prodotti di Amgen nei materiali informativi e/o divulgativi del Progetto, con conseguente obbligo di escludere eventuali contenuti che possano essere equivocati in senso promozionale. Sarà realizzata una rassegna stampa e sarà fornito allo sponsor una relazione finale con i risultati del progetto. Il progetto avrà inizio nel mese Giugno e coinvolgerà circa 20 medici, paramedici e farmacisti e avrà luogo a Tor Vergata. Le date previste sono quindi: Lezioni frontali: i partecipanti apprendono i contenuti relativi all’argomento in programma. Laboratori: il formatore stimola l’aula a lavorare su esperienze vissute in ambito sanitario attraverso un procedimento strutturato i cui contenuti sono elaborati dai partecipanti. Attività esperienziale: il formatore utilizza giochi d’aula analogici e metaforici appositamente progettati per allenare competenze specifiche. Al termine della fase di gioco c’è una fase di debriefing che serve a riflettere sugli apprendimenti stimolati dall’attività appena svolta. Simulazioni/Role playing: vengono proposte situazioni reali simili al quotidiano lavorativo dei partecipanti, all’interno delle quali si chiede di utilizzare gli strumenti acquisiti durante la formazione. Questionari di autovalutazione: finalizzati all’identificazione di un particolare atteggiamento o attitudine dei partecipanti e degli apprendimenti conseguiti, da compilare all’inizio e alla fine del corso individualmente e da discutere in plenaria, con l’obiettivo di Individuare soluzioni condivise per il superamento delle attuali criticità e per l’identificazione di percorsi coerenti ed efficienti per la migliore la presa in carico del paziente con osteoporosi sul territorio Contenuti: Settembre 2022: il team operativo si riunirà per analizzare e valutare quanto scaturito dal questionario di autovalutazione e valutare le proposte, le osservazioni e le criticità emerse da parte dei partecipanti e si analizzeranno le possibili soluzioni condivise per una migliore presa in carico del paziente con cronicità sul territorio. Ottobre 2022: Evento conclusivo in cui ci sarà la presentazione dei risultati con il coinvolgimento di referenti regionali in cui si condivideranno esperienze comuni focalizzando l’attenzione sui seguenti punti: Criticità rilevate; Buone Pratiche; Risultati ottenuti. Durata: Giugno-Dicembre 2022 Tempi: Il responsabile del progetto Giuseppe Iorio Coach professionista (Legge 4/2013 Le life skills per le professioni sanitarie -Report finale del percorso- -Convegno del 2 Marzo 2023-
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